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    L'obiettivo della campagna oceanografica SAND15 è la ricerca di depositi sabbiosi relitti sulla piattaforma continentale del settore ionico ed adriatico della Regione Puglia da utilizzare per il ripascimento artificiale delle spiagge in erosione del litorale pugliese, nell’ambito del servizio finanziato dall’Autorità di Bacino della Puglia. In Italia molti siti stanno utilizzando tecniche di ripascimento artificiale dei litorali come strategie di difesa, per compensare il deficit del bilancio sedimentario causa dell’erosione costiera. In questa prospettiva la soluzione più idonea è la coltivazione mineraria di depositi sabbiosi relitti presenti sulle piattaforme continentali. Questi infatti per le grandi cubature, la similitudine mineralogica e tessiturale rispetto al sedimento dei litorali da ricostruire e la mancanza di utilizzi alternativi, rappresentano gli unici giacimenti che permettono interventi massicci di ripascimento, gli unici in grado di modificare sensibilmente l’assetto erosivo/deposizionale di interi comparti litorali.

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    La campagna oceanografica “MSFD-IONIO-2017” nella sottoregione Mar Mediterraneo Centrale e Mar Ionio è iniziata il giorno 21/7/2017 alle ore 19 dal porto di Palermo. Le aree d’indagine per questa campagna di monitoraggio hanno compreso un vasto settore del Canale di Sicilia e dal Mar Ionio come riportato in Figura 1. L’obiettivo principale è quello di individuare nuovi siti d’interesse e continuare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti identificati dalle campagne precedenti. Le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua: studio delle comunità tramite immagini visuali, analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, campionamento della componente fitoplanctonica e macrobentonica, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo e analisi del rumore ambientale.

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    Lo scopo della campagna oceanografica SAND16 è stato quello di studiare e caratterizzare le strutture marine profonde, in particolare i canyon lungo i margini continentali, sia da un punto di vista biologico che geologico. I dati raccolti servono a studiare e definire le seguenti tematiche: impatti antropici (marine litter), biodiversità di meiofauna, macrofauna e fauna microbica, seafloor integrity e interazioni tra gli organismi (reti trofiche), diversità procariotica, identificazione dei microrganismi mediante tecniche di Next Generation Sequencing (NGS), quantificazione e caratterizzazione delle microplastiche, studio dei biofilm microbici associati a tali microplastiche, studio della morfologia e delle strutture sedimentarie associate ai canyon e alle frane sottomarine lungo i margini continentali. Le aree di indagine sono state definite attorno ai canyon di Tricase, Crotone e Squillace e i campioni sono stati raccolti a monte dei canyon, in mezzo e al fondo e, come punti di controllo, nelle adiacenti aree esterne al sistema canyon. Durante la campagna siamo riusciti a raccogliere materiale sufficiente ad ottenere informazioni importanti su alcuni degli undici descrittori della marine strategy, e nello specifico: biodiversità, sea floor integrity, reti trofiche, marine litter. Inoltre sarà possibile studiare la diversità microbica, la presenza di microplastiche e i batteri ad esse associati. Il rilievo geofisico delle aree studiate è risultato fondamentale per la strategia di esplorazione delle aree selezionate e nella definizione dei punti di campionatura. I profili multibeam e chirp acquisiti vanno inoltre ad arricchire la conoscenza dei sistemi sedimentari associati ai margini continentali.

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    L'obiettivo della crociera oceanografica GELA_2005 era quello di indagare su una serie di frane molto recenti che mostrano una morfologia marcatamente specifica sul versante del bacino di Gela, Stretto di Sicilia. Le stazioni di campionamento con box core formavano transetti paralleli discendenti, sia all'interno che al di fuori dei complessi franosi, al fine di raccogliere informazioni sulla variabilità dei parametri sedimentologici (granulometria e composizione) e degli ecosistemi bentonici. Inoltre, un transetto di box core è stato eseguito trasversalmente alla scarpata di Malta (Mar Ionio) al fine di analizzare la variabilità della fauna a differenti profondità d'acqua, dal bordo della piattaforma fino a 3000 m di profondità.

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    La campagna oceanografica ARCO (Progetto Hermes) è stata organizzata dal CNR-ISMAR con l'obiettivo di identificare e mappare formazioni di corallo giallo (Dendrophyllia cornigera) fino a 1 m di altezza a profondità intermedie (ca 200 m) nella regione della Depressione Medio Adriatica (MAD). Durante ARCO, l'area nota per ospitare i coralli è stata prima mappata in dettaglio e rappresentata mediante batimetria multiswath, chirp e sonar a scansione laterale, rivelando le caratteristiche del fondale che sono state interpretate come potenziale presenza di corallo. Un'indagine ROV, tuttavia, non ha mostrato le formazioni di coralli Dendrophyllia che ci aspettavamo emergenti dalla zona fangosa che copre i rilievi topografici tra le depressioni maggiori. Invece, attraverso il campionamento del fondo (benna di grande volume, carotatore a gravità, ecc.) è stata raccolta una grande quantità di "coralli bianchi" morti. In questo sito sono state recuperate anche un certo numero di conchiglie del Pleistocene, comprese specie boreali infaunali come i bivalvi Panopea norvegica, Pseudamussium peslutrae e il gasteropode Buccinum humphreysianum insieme a strutture insolitamente grandi dell'ottocorallo Funiculina quadrangularis. In sostanza, questa regione del MAD sembra un paesaggio marino glaciale congelato nel tempo.

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    L’obiettivo principale della crociera CORSARO è stata la raccolta di dati biogeologici e idrologici dalla provincia corallina di acque profonde di Santa Maria di Leuca (SML) nel Mar Ionio. Inoltre, sono state esplorate alcune parti del margine meridionale del Mar Adriatico identificando nuovi siti di acque profonde, sebbene tutti premoderni. A SML e in Adriatico è stata raccolta una gran varietà di coralli bianchi vivi e morti (Lophelia, Madrepora, Desmophyllum e Caryophyllia). Questi materiali saranno funzionali a studi paleoceanografici basati sulla geochimica (isotopi stabili, elementi in tracce e minori). I coralli sono anche utili per valutare la connettività genetica degli attuali banchi di coralli del Mediterraneo, ma anche in una proiezione temporale attraverso l'applicazione della valutazione paleogenetica (basata su DNA degradato).

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    La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la seconda campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree di indagine comprendono un vasto settore del Canale di Sicilia e del Mar Ionio, che comprendono anche le Isole Pelagie, le coste siciliane e calabresi fino alla Puglia adriatica. L’obiettivo principale è quello di mettere le basi e iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti, dallo studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, all’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, il monitoraggio di rettili e mammiferi marini, l’impatto antropico sul fondo, ecc.